Oggi vi voglio raccontare in breve ciò che c’è dietro la creazione dei costumi per l’opera Fidelio di Beethoven, nella produzione cagliaritana.
Fidelio, costumi coro femminile di Beniamino Fadda
Note per i costumi di Beniamino Fadda
I costumi di scena per questo Fidelio sono pensati su cinque punti principali che seguono un criterio concettuale che deriva dalla creatività condivisa con il regista Marco Carniti. Lo stile è prevalentemente astratto ed atemporale. La “storia” proiettata nel tempo fino al nostro contemporaneo. Anche la scelta dei materiali delinea un percorso drammaturgico che rappresenta un mondo di fragilità. Che è di tutti i personaggi. La precarietà. Che è anche di tutti noi. Quindi dalla struttura del tessuto costruito tecnico, ad un materia assolutamente evanescente come la carta.
– Una “micro-famiglia” caratterizzata da un evidente realismo quotidiano.
– I prigionieri sono detenuti continuamente monitorati. Come un Guantanamo di oggi. Tessuti tecnici a tinte fluorescenti permettono di sottolineare la loro presenza come un mondo a sè. Che vive di una luce propria.
– Le donne, invece, rappresentano la fragilità di un mondo in attesa. La precarietà di una vita priva di affetti. Quindi fragile ed allo stesso tempo fossilizzata. Un mondo di carta che assume tinte alla Francis Bacon e ricorda la materia di Anselm Kiefer.
– Il “potere” è rappresentato da un mondo militare che è di tutti i tempi.
– Mentre i ruoli principali evocano una linea storica proiettata in un tempo indefinito, un NON tempo. Una storia che sopravvive a se stessa.
(fonte Ufficio Stampa Teatro Lirico di Cagliari)
Molto belli, e che fatica per confezionarli! A volte, nell’assistere a uno spettacolo, non ci rendiamo conto di quante persone siano necessarie per realizzarlo e quale enorme lavoro vi sia dietro: costumisti, scenografi, macchinisti, addetti alle luci e tanti, tanti altri prescindendo, ovviamente, dalla valentia e dell’impegno degli artisti che sono alla ribalta e dell’eventuale orchesta. é tutto un mondo! Bravissimi tutti.