Fumetti a Cagliari

Quando frequentavo le suole medie, confesso che avevo qualche difficoltà a memorizzare le lezioni di storia. Una cosa però mi è venuta incontro facendomi superare questo  limite: il fumetto. Grazie ad una raccolta di fumetti appunto, di cui non ricordo gli autori, riuscii a rimettermi in sesto nella materia, riprendendo poi con maggior interesse il  libro di testo.

NEL PROGETTO CULTURALE DEL COMUNE di Cagliari IL FUMETTO… NON CÈ
Nella seduta plenaria delle associazioni culturali, tenutasi il 9 marzo al Teatro Massimo di Cagliari, l’Assessore comunale alla Cultura, Enrica Puggioni, ammette che di fumetto “capisce poco” e dichiara che nel progetto culturale dell’Amministrazione non è previsto uno specifico spazio dedicato a questa forma di arte e comunicazione.
Si trascura la grande tradizione che la città vanta nell’ambito della narrativa illustrata e disegnatori conosciuti nel mondo come Galleppini (Tex) e Manca (Corriere dei Piccoli) sono ancora una volta dimenticati. Un settore che potrebbe essere un fiore all’occhiello per un’intera isola, viene ignorato.
Il Centro Internazionale del Fumetto (prima scuola sarda di Comics) proseguirà la sua battaglia per far sì che il fumetto e l’illustrazione siano finalmente considerati una parte integrante e rilevante della nostra cultura e continuerà a mettere a disposizione di appassionati e studiosi la propria biblioteca, la propria collezione di originali e il proprio patrimonio di studi, ricerche e collaborazioni consolidatosi in quasi 20 anni di attività. Bepi Vigna

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