Personalmente non so neanche chi sia questo giornalista, tal Marco Ferri. Ogni tanto ne spunta uno che spara sentenze senza avere dati alla mano e soprattutto senza essere probabilmente mai entrato in un Teatro d’Opera.
Trovo davvero sconcertante il suo articolo che parla di pochi biglietti staccati e ad un costo elevato definendo la lirica il tumore degli spettacoli. Forse non sa che, nella maggior parte dei teatri ci sono ingressi a basso costa per permettere davvero a tutti di poter accedere al più grande spettacolo teatrale che possa esistere. Grande perchè tutto è dal vivo (è ciò comporta ovviamente dei costi) ; contemporaneamente, all’interno di esso,si trova una enorme quantità di cultura dalle tante sfacettature : dalla storia alla geografia, dall’architettura alle scienze, e tutto concentrato in poche ore di spettacolo .
Non smetterò mai di ripetere che il nostro obiettivo, oltre allo svago, è anche quello di far amare questa forma culturale completa soprattutto ai giovani studenti. Fino ad oggi, le centinaia di studenti che hanno aderito ai nostri inviti, entrando nel nostro Teatro ,(e lo abbiamo visto con i nostri occhi) sono rimasti letteralmente a bocca aperta nel vedere e nell’apprendere come viene allestito un’opera o un balletto, tutto quello per cui il popolo dell’oriente (giapponesi, coreani,cinesi ecc) fa di tutto per potervi assistere. le tourneé dei nostri teatri in questi paesi fanno sempre il tutto esaurito.
“E’ il giorno più bello della mia vita” ha detto un ragazzo che, con la sua scuola, ha passato una giornata intera in Teatro: la mattina visita ai locali ed ai laboratori, poi concerto del coro, il pranzo e poi ancora uno spettacolo di balletto . Una giornata ricca che non dimenticherà facilmente.
Invito volentieri il signor Ferri a fare lo stesso e poi mi dirà se ciò che scrive corrisponde a verità.
Questo il link per leggere l’articolo di cui sopra.
la musica lirica per me ha un fascino incredibile e avevo intenzione di fare un post proprio su questo tipo di musica e intendo aggiungere quell’ignobile articolo.