Ci sono dei personaggi che non si limitano a scrivere un capitolo della storia della musica, ma ci lasciano qualcosa dentro: un mix di sensazioni, passioni ed emozioni che si tatuano nel cuore e nella pelle.
Questo è il caso di Cesária Évora, cantante capoverdiana dalla voce intensa ed avvolgente, che ci ha lasciato oggi a 70 anni. E’ morta all’ospedale Baptista de Sousa, sull’isola di São Vicente (nella sua Capo Verde), a causa di un’insufficienza cardio-respiratoria acuta. Si era ritirata dalle scene, proprio per motivi di salute, nel Settembre scorso.
Una vita difficile la sua, in cui la musica è stata balsamo per le ferite, ma soprattutto modo di esprimere la propria anima, incantevole e ricca. Cesária aveva cominciato a cantare da bambina, nel coro dell’orfanotrofio che la ospitava perchè la madre, rimasta vedova, non riusciva più a prendersi cura di lei.
A 16 anni conosce, attraverso un marinaio, gli stili tradizionali della musica capoverdiana, in particolare la coladeira e la morna. Cesária comincia a cantare nei locali e, anche grazie allo zio (noto musicista) che le scrive delle canzoni, conosce un momento di popolarità. Questo però non le porta alcun benessere economico e quindi, per vari motivi (in primis mantenere la famiglia), è costretta ad abbandonare la carriera.
Rimarrà in silenzio ben 10 anni prima di riprendere. Il suo ritorno sulle scene lo si deve a José Da Silva, un francese di origine capoverdiana, che la persuase ad andare a Parigi per registrare un nuovo album e così nel 1988 nasce “La diva aux pieds nus”. Il suo 1° successo internazionale è la canzone “Sodade”, il cui titolo deriva dalla parola portoghese “sausade” che significa nostalgia, struggimento, rimpianto.
Da lì Cesária miete un successo dietro l’altro, diventando una stella della musica internazionale a 47 anni. Il suo album in studio, “Nha Sentimento” risale al 2009.
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