E’ il caso di dirlo, paese che vai usanza che trovi.
Girovagando per i paesi della Sardegna dove col Teatro Lirico di Cagliari proponiamo il nostro concerto dei Carmina Burana nelle piazze principali, viene da fare delle considerazioni e dei confronti.
Sono ormai tanti anni che svolgo questa professione e ho visto veramente di tutto.
Qualche giorno fa, in un paese della provincia, al nostro arrivo la platea era ancora vuota. L’orario d’inizio doveva essere le 21 ma solo una decina di persone attendeva lo spettacolo già al posto. Qualcuno ha domandato ai pochi presenti il motivo di ciò ed è stato detto che nel paese è tradizione estiva mettere la cena al primo posto e poi, con calma, uscire a prendere il fresco o assistere a qualche spettacolo o concerto.
Ebbene, si è dovuto attendere che la gente finisse di cenare per vedere la platea piena, ma naturalmente noi abbiamo dovuto iniziare con la “sala” mezzovuota .
Diversamente ieri, nella bella cittadina di Iglesias, il pubblico era già accomodoto ancor prima del nostro arrivo. Devo dire che il pubblico dell’iglesiente è sempre molto generoso e rispettoso. Ci segue sia nei concerti decentrati ma anche durante le stagioni liriche nel nostro teatro in Città.
Alla fine del concerto alcuni si sono avvicinati per complimentarsi e ne ho approffittato per domandare loro le usanze riguardo orari di cene e uscite estive.
Contrariamente a ciò detto prima, loro mettono al primo posto il piacere della cultura e dello svago per concludere la serata con la cena che, a quanto capito, si protrae a lungo fino a notte fonda.
E’ proprio vero il proverbio “paese che vai usanza che trovi“.