E’ una nostra espressione, tipicamente cagliaritana, quando si vuole appellare una cosa brutta; infatti la traduzione letterale è: “che brutto!”Indovinate per che cosa? Il Festival di Sanremo.
Io adoro questo evento legato alla mia infanzia ed ogni anno sono lì, davanti alla TV per poter ascoltare e vedere le canzoni e i cantanti, unico mio interesse per questa celebre trasmissione RAI. Ovviamente non ci si può sottrarre dal fare considerazioni anche su ciò che lo circonda. Gianni Morandi? Molto impacciato e dondolante, un dondolio fisico accompagnato dalle sue grandi mani, ha lettocon difficoltà il gobbo tutto ciò che avrebbe dovuto dire con spontaneità, accompagnato dai due comici Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu che quasi lo imitano .
LE STARS. Belen ed Elisabetta, se fossero rimaste a casa loro sarebbe stato uguale, per dirla sempre in cagliaritano: fatta e lassarasa. Beh, no, una differenza c’è stata. Belen mi ha sorpresa nel Tango col grande Miguel Angel Zotto che deve aver faticato non poco per mettere su quel brano.
GLI ELIMINATI. Personalmente avrei eliminato Tricarico e Patti Pravo. Il primo non lo si può definire un cantante; certo, c’è a chi piace! Io non lo avrei neppure ammesso. La seconda, è doloroso dirlo, ma sembra sia stata ammessa per pietà. Sarebbe stato più giusto chiamarla come ospite e farla cantare in play back. Se il festival è della canzone, lo scopo è quello di ascoltare canzoni e cantanti e non brontolii mimati.
Tra tutti mi è rimasta impressa Nathalie. Quella voce così particolare con una canzone molto orecchiabile.
Attendiamo le prossime serate. Sono curiosa di sentire i giovani talenti.
P.s. La Clerici poteva risparmiarci l’ouverture strappalacrime!