Cosa facevano le ragazze cento e più anni fa?
Cosa facevano la sera, dopo aver sbrigato, diciamo, tutti i lavori domestici, aver aiutato la mamma a cucinare e a preparare le conserve, o chi poteva permetterselo, aver studiato?
Le nostre nonne e bisnonne raccontavano che d’inverno ci si riuniva intorno al braciere o al camino a ricamare e cucire.
C’era chi aveva il compito di leggere un libro ad alta voce, in genere un romanzo d’amore che permetteva ad ognuna di sognare e pensare al proprio futuro matrimoniale.
Poi è arrivata la radio che probabilmente ha sostituito la lettrice. Si continuava a cucire e ricamare ma ascoltando i racconti, i notiziari e soprattutto tanta musica.
La rivoluzione straordinaria però, è stata la televisione. Le ragazze hanno cominciato ad abbandonare i lavori artigianali e a stare davanti alla TV.
In questi giorni ho ritrovato una foto delle mie figlie scattata lo scorso anno, che mi ha portato a fare queste considerazioni.
Niente più caminetto, braciere,radio o televisione, ma uno strumento ormai indispensabile: il PC .
Oggi le ragazzine, nell’ora in cui un tempo si attendeva il varietà televisivo, il quiz di Mik Bongiorno o lo sceneggiato, hanno l’appuntamento online con la piazzetta Facebook. Ognuno , attraverso il proprio PC chatta con amici vicini e lontani ,cosa impensabile in altri tempi. La piazzetta (quella vera) che un tempo era il luogo d’incontro dei ragazzi del quartiere.oggi è sullo schermo ed è composta da ragazzi di tutti i continenti. Si cerca di dialogare in diverse lingue, dicono, per esercitarsi su ciò che si studia sui libri.
I dibattiti sono fra i più svariati ma, ultimamente, purtroppo un po’ a senso unico ahimè, quasi esclusivamente sulla politica-escort. E gli amici, quelli degli altri continenti, quando si inseriscono in un gruppo si presentano così:
Siete italiani? Eh, eh, eh! Con aggiunta di emoticon che la dicono tutta.
Che tristezza.
4 Responses
e chissà come passeranno le serate i nostri nipoti….
eh si, mai le nostre nonne avrebbero immaginato ciò che c’è oggi. Io penso che si riuscirà a viaggiare senza muoversi, forse fra 100 o 200 anni, con la smaterializzazione. Perchè, tutto ciò che a noi sembrava impossibile si è realizzato e quindi…chissà il futuro cosa ci riserva.
Non è vero che oggi non si ricama più, io per esempio ricamo davanti alla tv! Mi sarebbe piaciuto trasmettere questa passione alle mie figlie. Solo che per il momento… ho un maschietto! 🙂 Però non si sa mai, magari ricamerà anche lui…! 🙂
Ciao, un abbraccio, Laura
P.S. Anche se ho cambiato blog, ti seguo ancora!
Il mio vecchio blog: http://fantasyisland.blog.tiscali.it/
Il mio nuovo blog: http://lacasadilaura.wordpress.com
Che piacere ritrovarti. Si è vero che ci sono ancora persone come te che hanno il diletto dell’artigianato. Però sono ormai rare eppure, tu mi insegni, che grande soddisfazione si ha da questo tipo di lavori manuali. Non ti preoccupare , io ho figlie femmine e non sono ugualmente riuscita ad insegnare nulla di tutto ciò. Pazienza. Ora vado a vedere il tuo nuovo blog. Ciao Buona giornata