Le tournée musicali sono molto faticose ma allo stesso tempo permettono di scoprire posti nuovi e di vivere interessanti esperienze.
Ieri è stata la volta di Collinas, un paesino di mille anime che sorge su un colle a 50 km circa da Cagliari. Appena giunti sul posto intanto ci siamo spaventati per la temperatura che, a causa del maestrale era decisamente bassa. Considerato che avevamo lasciato circa 30 gradi, molti di noi non avevano neppure una giacca per potersi coprire. Il disagio è cominciato con i pulmann che non potevano raggiungere il centro per via delle stradine ristrette. Abbiamo percorso un bel tratto di strada a piedi e finalmente siamo giunti nella piazza di chiesa. Elegante e ben ristrutturato, questo centro di Collinas si è prestato subito ad essere fotografato.
Collinas è raccolta intorno alla Parrocchia di S. Michele Arcangelo (XVI sec.) e alla sua bella torre campanaria.
Nell’abitato spiccano le case rurali ottocentesche: sono di chiara pietra calcarea, con cortili porticati e delimitati da alti muri sui quali si aprono suggestivi portali.
Ci siamo sistemati per il concerto, fronte alla scalinata della chiesa che per l’occasione fungeva da platea per il pubblico che, ahimè non c’era. Il vento intanto aumentava creando disagi agli strumenti dell’orchestra. Si decide d’iniziare anche se, (lo abbiamo saputo dopo) in questo luogo la gente esce dopo cena, intorno alle 21, 30.
Infatti ecco che dopo la prima mezzora del concerto (Elisir d’Amore di Donizetti) la scalinata era al completo di pubblico.
Tutti ci siamo sentiti meglio ma le sorpese ancora non erano finite.
Al direttore d’orchestra è volata la bacchetta che per poco non colpiva una solista, ma poca roba se si considera che a concerto ultimato, alle nostre spalle è cominciata uno spettacolo pirotecnico. Dopo lo spavento iniziale e dopo aver realizzato l’origine delle esplosioni, abbiamo tutti gradito la sorpresa festosa che il comune di Collinas ci ha voluto riservare in segno di ringraziamento.
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