Grazie signor Ministro, la ricorderemo sempre nella nostra arte!
Quello che lei ha fatto sarà ricordato nel tempo e gli uomini di cultura di tutto il mondo la eleveranno fra gli uomini più intelligenti e saggi che mai l’Italia abbia avuto.
Questa legge è una vergogna!
Ci sono paesi in grave crisi economica che hanno fatto tagli dappertutto ma non hanno tolto un solo euro alla cultura perchè essa è sacra.
Ma se l’intento era quello di distruggerla in modo da creare menti limitate, allora lei c i sta riuscendo in pieno.
La prossima? Eliminiamo i musei, le cattedrali, i grandi monumenti perchè sono solo di disturbo e non fanno altro che mangiare danaro. Costa troppo mantenerli.
Evviva la tv commerciale, quella si che conviene!
Complimenti: vada avanti così!
“Con una nota dopo la votazione, Il ministro Bondi afferma che “l’approvazione del decreto sulle fondazioni liriche è una riforma che salverà dal fallimento l’opera lirica. Da anni questa crisi era nota, ma nessuno aveva mai fatto niente per affrontarla”. Nel suo intervento in aula, il titolare della Cultura aveva sottolineato che “il provvedimento è migliore di quello che il governo aveva presentato in Parlamento”
L’opposizione – Contro il testo si sono espressi sia il Pd sia l’Italia dei valori. “Provvedimento inammissibile, votato nell’indifferenza con cui il governo e il ministro Bondi acconsentono ai periodici tagli al sapere e alla cultura italiana“, ha spiegato il senatore del Pd Antonio Rusconi, capogruppo in commissione Istruzione, esprimendo il voto contrario del Pd. “Il Partito Democratico, insieme agli altri Gruppi di opposizione, ha ottenuto dei miglioramenti al testo, al Senato come alla Camera”, ha ricordato, “ma non è possibile accettare che un ministro dei Beni Culturali assista passivamente al saccheggio delle risorse sulla cultura italiana mentre nella manovra economica si provvede a sciogliere d’ufficio l’Ente Teatrale Italiano e a tagliare metà dei contributi già esigui degli Enti culturali. Non ci arrendiamo, dunque, alla politica di un governo che umilia gli Enti lirici e mortifica quella tradizione culturale verso cui dovremmo mostrare rispetto e riconoscenza e per la quale il nostro Paese è conosciuto in tutto il mondo”.Duro anche il giudizio dell’Idv. “Il decreto sulle fondazioni lirico-sinfoniche mortifica i tanti lavoratori del mondo dello spettacolo, a cui va la piena solidarietà dell’Italia dei Valori”, ha detto nel suo intervento Fabio Giambrone, capogruppo in commissione Cultura. “In commissione avevamo individuato le linee guida per una vera riforma e avevamo dato la nostra piena disponibilità”, ha ricordato, “ma tutto quel lavoro è stato mortificato da un decreto iniquo che contiene solo tagli e licenziamenti e nulla invece per rilanciare il settore, un provvedimento che lede la dignità di chi lavora nello spettacolo”.
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