La musica si sa, oltre a dare un contributo di nutrimento allo spirito di chiunque la ascolti (ad ognuno il genere sia essa classica o leggera) ha anche grandi qualità terapeutiche.
E’ stato provato scientificamente che  i disabili con problemi autistici o con sindrome di down ricevano grandi benefici dal venire in contatto con i suoni musicali  .
Ho una cara amica pianista che da oltre vent’anni impartisce lezioni ad una ragazza down . La madre ha notato quanto questa lezione sia importante per la figlia che ha cominciato molto piccola a prendere confidenza col pianoforte (inizialmente un po’ scettica) ed ancora oggi, attenda con ansia l’arrivo della sua insegnante .
Alla fine della lezione la ragazza mostra subito un miglioramento  nell’approccio coi familiari  dimostrando grande gioia e serenità . Passa la settimana in attesa della lezione successiva, studiando i nuovi brani ed eseguendo con serietà tutti gli esercizi di tecnica. Questo ormai da più di vent’anni!
Ma casi come questo ne conosco tantissimi e tantissime sono le scuole e i centri che si dedicano alla musicoterapia (che si rivolge a soggetti e patologia fra le più svariate) con grandi risultati.
Non voglio essere monotona, ma forse il caro ministro Bondi, prima di tagliare i fondi a quest’arte così piena di risorse, dovrebbe farsi un esame di coscienza.