No, non sto parlando del comodino come di un piccolo mobile posto accanto al letto.
Questo è un termine che nel gergo teatrale, si riferisce ad un attore che conosce la parte da recitare ed è pronto a prendere il posto di un collega, all’ultimo momento, in caso di forzata sostituzione. La definizione è spesso usata, in senso dispregiativo, per definire un attore mediocre.
Nel teatro lirico invece si chiama cover. In questo caso però non ha un significato dispregiativo perchè un cover generalmente si esibisce comunque in qualche recita secondaria senza aspettare che qualcuno si ammali .
Le parti di cover vengono affidate soprattutto a cantanti meritevoli che sono all’inizio della loro carriera ma che hanno ancora bisogno di rodarsi.
Se poi dovesse succedere che l’artista principale rinuncia per una qualunque indisposizione al debutto, ecco che il cover viene chiamato in sostituzione e, in molti casi consiste nella sua fortuna.