Qualche giorno fa, in una chiacchierata tra amici è emerso il discorso riguardo i finanziamenti ai teatri sardi mettendo in evidenza che il Teatro Lirico di Cagliari fa sempre la parte del leone.

Per non parlare di alcuni (ovviamente fuori dal settore) che dicevano che i soldi dati al teatro e allo spettacolo in genere sono soldi sperperati perchè con quelle somme si possono salvare tante famiglie e tanti giovani senza lavoro.

Cominciamo subito a chiarire: il teatro è cultura.

 La cultura fa parte della formazione umana.

Grazie alla cultura l’uomo si è evoluto ed è progredito.

Non si possono fare ragionamenti assurdi dove il teatro è spreco. Vogliamo tornare a fare gli uomini primitivi?

Col teatro si impara la storia, la geografia ecc. ecc.,  ci si evolve nel linguaggio e la mente si apre sempre a nuovi orizzonti.

Il discorso vale naturalmente anche per altre forme di spettacolo come in primis il Cinema.

Per non parlare dei posti di lavoro.

 

 Il Teatro Lirico di Cagliari dà lavoro a centinaia di persone, è l’unico teatro stabile in Sardegna e per la Sardegna lavora a pieno ritmo.

Il personale è altamente qualificato e assunto grazie ai concorsi.

Gli Artisti del Coro  vengono dagli studi musicali nei vari conservatori con qualifiche e master per solisti, i professori d’orchestra ugualmente. 

I tecnici, gli elettricisti i sarti , gli scenografi , gli impiegati vengono da studi speciali a seconda del settore.

Diffonde la sua cultura, oltre che nella città dove lavora tutto l’hanno a pieno ritmo con stagioni liriche e sinfoniche  principalmente nelle scuole e in tutti quei centri minori della Sardegna difficili da raggiungere.

Ho avuto il piacere di sentire persone che ci hanno ringraziato (durante le nostre tournèè) per aver fatto passare loro qualche ora di distrazione e di novità .

Tanti anziani nelle loro sere d’estate  sono usciti dalla solitudine ma anche tanti giovani che, vedendo e sentendo la musica per la prima volta sono stati trascinati dal desiderio di intraprendere dei corsi musicali e lo studio di qualche strumento, dando così una alternativa valida alle monotone serate in discoteca e nei Pub.

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3 Responses

  1. parole sante!

    e cmq quando ti dicono “quante famiglie potrebbero rivsolvere i loro problemi con quei soldi!” rispondi sorridendo:

    “facciamo allora che i soldi con cui compriamo e vendiamo TOTTI E COMPANY vengano spesi per le famiglie, lasciando continuare a vivere il Teatro!”

    grrrrrrrrrrrrrrrrrrr

  2. ciao otto, io ho sempre pensato che sia giusto finanziare le attività che diffondono la cultura ma ho sempre criticato l’enorme differenza che c’è tra i finanziamenti al teatro lirico di cagliari e i finanziamenti alle piccole realtà locali. noi abbiamo avuto una scuola di danza per 13 anni e abbiamo sempre fatto cose bellissime praticamente senza soldi e a volte rimettendoci pure. qua i soldi non arrivano perchè non siamo mai saliti sul carro di nessuno. quindi come sempre la verità sta nel mezzo. la cultura va finanziata sempre ma magari questi soldi dovrebbero essere distribuiti un po diversamente.

    le repliche della mia trasmissione non so quando saranno. ma lunedì prossimo c’è la seconda puntata. mi raccomando..

    ciao ciao!

  3. Considerazioni e argomentazioni sacrosante.

    Il teatro è cultura e vita, non dimentichiamolo mai.

    Certamente il plafon de finanziamenti annuali statali, regionali, prov.li e comunali (specialmente questi ultimi) dovrebbe essere più cospicuo in modo che anche le piccole-medie realtà e/o compagnia teatrali possano espletare la loro attività artistica senza aver bisogno di autofinanziarsi o di mettere le mani nel loro portafoglio… E’ necessario insomma essere più seri e INVESTIRE maggiormente in CULTURA e non solo (come spesso succede da noi) seminare parole al vento o vendendo fumo.

    Lanfranco

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