Anfiteatro Romano a Cagliari, monumento dei monumenti. Un grande spazio teatrale dalle antichissime origini ma teatro anche di mille polemiche.

Uno spazio che che ha accolto i migliori spettacoli della città.

Dopo una lungo letargo, questo anfiteatro ha ripreso a funzionare negli anni ottanta a pieno ritmo ma in condizioni sempre diverse.

Gli spettacoli lirici l’hanno fatta da padrone ma anche quelli leggeri e teatrali in ogni forma .

Il pubblico è stato sempre numeroso ed ha mostrato grande affetto per questa struttura. Giustamente si è voluto proteggere questo monumento con delle strutture in legno che lo hanno reso anche più sicuro e più accogliente.

 Ho cantato tante volte in questo bel teatro e tante volte ho visto il tutto esaurito: Aida, Carmen, Trovatore, Tosca ma anche Festivalbar, Musicals, Jazz e così via.

Sentire il calore del pubblico che avvolge il palcoscenico con i suoi artisti è una emozione che non si può descrivere

Sento che queste strutture, possano fare soltanto del bene al monumento. Non credo che tanti giovani avrebbero varcato la soglia di questo spazio solo per visitarlo!

Grazie ai grandi spettacoli la gente ha potuto ammirare questo   pezzo di storia della città di Cagliari ed è giusto che sia messo in condizioni di continuare ad essere usato al massimo della sicurezza e comodità.

Per me, quindi, il legno deve rimanere!

 

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4 Responses

  1. Cara amica….

    Si è vero..l’amore è dolore..e sofferenza..ma anche gioia..e leggerezza…

    Io opto sempre per le ultime due… :)*

    Un caro abbraccio…

    A presto..

    Luly

  2. Quello che dici sull’anfiteatro recuperato e riutilizzato dai cittadini è giusto. Avere un gran bel monumento e non utilizzarlo è un peccato. Ma è sempre la solita storia: secondo me c’è una via di mezzo tra lo stravolgimento di un monumento e il suo “chiuderlo” in una teca di cristallo. E’ l’impegno delle amministrazioni comunali di valorizzare il bello, conservandolo integro e studiando momenti, occasioni e oportunità per usufruirlo al meglio. Le intelligenze non mancano e, posti alcuni paletti, alcuni limiti, alcune incompatibilità, si può studiare qualcosa che accontenti gli studiosi e gli esteti dell’antico e i cultori della musica leggera.
    Ciao

  3. Che l’Anfiteatro Romano rimanga così come è.

    E’ uno spazio bellissimo da utilizzare continuativamente in estate specialmente per gli spettacoli operistici, di balletto e di musica classica, oltrechè naturalmente di musica di altra estrazione. Siano per boi – senza star lì a fare continuamente polemiche – di esempio l’Arena di Verona. il teatro Caracalla di Roma e tanti altri siti archeologici ricchi di grande storia che acusticamente si prestano ad ospitare manifestazioni musical-culturali di un certo rilievo.

    lanfranco

  4. ciao otto, sono stata diverse volte all’anfiteatro per vedere le grandi compagnie di balletto classico, alcuni musical e il grande gigi proietti. là dentro si respira un’aria magica e non credo che tavole e tubi di ferro, che servono solo per renderlo fruibile, possano essere un disturbo. se fosse rimasto come prima sarebbe stato un monumento bellissimo ma fine a se stesso. invece così è uno spazio importante che serve a tutti. è meraviglioso vedere uno spettacolo seduti nelle sedie o nelle tavole o anche nella pietra. non ho ancora avuto la fortuna di vedere un’opera lirica ma mi organizzo per riuscirci l’anno prossimo.

    ciao ciao

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