Sembra ieri che accompagnavo la mia bambina il primo giorno di scuola, ed oggi mi trovo ad aiutarla a sbarazzare la libreria per far posto ai libri universitari.

Molti di essi, delle scuolemedie, conservavano bigliettini dei primi amori,  disegni di cartoni animati decalcati, piccole foto di classe testi di canzoni e tant’ altro.

Altri libri, quelli del liceo, sono già diventati storia. Dentro di essi i segni della maturità, quella umana e scolastica, i bigliettini degli amori, quelli più importanti che hanno già lasciano un segno difficile da cancellare.

Soltanto qualche mese fa, la cameretta traboccava di appunti scritti a mano o al PC, ed oggi molti di essi sono finiti nelle buste della spazzatura.

Riordinare tutto ciò mi ha messo da un lato una grande malinconia tipica del tempo che passa per me che sto invecchiando e per lei che ormai ha la sua indipendenza e che pian piano si sta staccando.

Dall’altro lato la gioia di vedere che inizia un nuovo cammino, quello universitario in giurisprudenza che, sono convinta, sarà ogni giorno un dibattito col padre già professionista del settore.