L'audizione

In questi giorni, al Teatro Lirico di Cagliari si sono svolti i concorsi per artisti del coro .

Decine di soprani, tenori, bassi, baritoni, contralti e mezzosoprani provenienti da tutto il mondo, hanno tentato la fortuna nella speranza di conquistarsi i pochi posti banditi.

Tante voci dietro giovani e meno giovani.

Dietro ogni persona un passato più o meno sereno.

C’era chi tentava la vittoria al concorso per la prima volta e chi, aveva già provato in diverti teatri lirici d’Italia.

Molte storie di cantanti che inizialmente avevano tentato la fortuna come solisti e che ora optavano per la stabilità economica.

Alcuni tremavano e si asciugavano il sudore, altri bevevano acqua nervosamente pensando così di tenere le corde vocali pronte ed elastiche ma il risultato è stato un via vai dai bagni che non ha portato a nulla. Un’altra ancora , poi, faceva esercizi di yoga affinchè non le salisse il diaframma nei momenti pericolosi della esecuzione.

Mi ha colpito invece una ragazza sudamericana.

Piccola, grassotella, capelli e occhi scuri, che, con molta serenità se ne stava in un angolino del teatro a ripassare il suo spartito.

Sembrava che non avesse nessuna paura , oppure era semplicemente timida, comunque ha attirato l’attenzione di molti altri candidati.

In queste occasioni ci si studia di nascosto per capire il potenziale rivale.

Lei, non ha fatto nulla di tutto ciò.

Quando è arrivato il suo momento, si è presentata alla commissione con un bel sorriso e, appena è cominciato il suo canto ha lasciato tutti di stucco.

Un voce meravigliosa da mezzosoprano ha riempito il palcoscenico. Lei così piccola ma con un grande temperamento, ha interpretato la sua aria d’opera con maestria e professionalità tanto da commuovermi.

Naturalmente si è guadagnata un meritato posto in graduatoria.

 

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