Devo ammettere che fra tanti animali,  i cani sono tra quelli che amano maggiormente la musica ed in particolare il canto. 

L’ho constatato tempo fa col cane  di una mia collega.

Mestre lei studiava e faceva volcalizzi il suo cane sistematicamente allungava il muso verso l’alto e si cimentava anche lui in una sorta di vocalizzo-ululato.

Non so se questo fosse un’imitazione e quindi il desiderio di migliorare la sua voce oppure voleva far capire alla mia amica che la differenza fra la sua voce e l’ululato non è poi tanta.

L’altra sera durante un concerto in una piazza della Sardegna (concerti decentrati organizzati dal Teatro Lirico di Cagliari) all’inizio del brano corale di Verdi "Patria Oppressa",   un cane ha cominciato il suo "assolo".

Il maestro ha sorriso ed ha continuato.

La cosa buffa è che questo cane, non soddisfatto del suo assolo in lontananza, ha pensato bene di sentirsi il concerto da vicino e con molta nonchalance si è avvicinato  alla prima fila del pubblico e poi alle artiste del coro annusandone singolarmente i loro piedi.

Potete immaginare le risate del pubblico ma ancor più delle artiste che dovevano, nonostante tutto, cantare con tutta l’attenzione possibile.

Il peggio è stato quando uno spettatore, sicuro di fare cosa gradita, si è alzato e, come si fa coi cani, ha cominciato a voce alta (e quindi durante l’esecuzione) un "passa via" ripetuto.

Mi sa che la  prossima volta il concerto, non sarà più eseguito da

 can-tanti ma da tanti-can.