Non so se vi è mai capitato di imbattervi in una commessa particolarmente scontrosa e maleducata. A me è successo ieri per ben due volte.
Mi sono recata in uno di quei megastore che vendono telefonini e computers e gentilmente mi sono rivolta ad una commessa libera chiedendo un amplificatore per cellulare da auto.
Mi ha guardato come per chiedermi se mi stavo rivolgendo a lei.
Le ho riproposto la domanda e la risposta è stata:
si, ma solo per i telefoni col blutoot”.
A parte il fatto che di sicuro lei non conosceva il mio cellulare, comunque le ho detto che mi serviva quello universale per telefonini senza.
Quasi distrattamente e parlando con un altro cliente (sicuramente più interessante di me) mi ha risposto che erano finiti e che forse lo avrei trovato nell’altro centro.
Mi sono quindi recata nell’altro centro sempre dello stesso gestore e mi sono imbattuta in un’altra commessa ancora più maleducata.
A domanda uguale risposta uguale.
Le ho chiesto se potevo visionare quelli che erano appesi dietro il banco visto che bisognava passare da una porticina.
Scontrosa mi ha risposto che non dovevo permettermi di passare dietro .
Stavo per perdere la pazienza ma ho ingoiato e atteso che finisse di servire un’altra persona.
Poteva essere una sua parente perchè questa cliente è stata con lei per più di 20 minuti parlando anche di cose non attinenti l’acquisto.
Nel frattempo, con la mia vista da superman sono riuscita ad intravvedere la scritta di quegli apparecchietti che volevo visionare. C’era scritto :
Per telefoni senza blutoot”.
A quel punto l’ho fissata in maniera che si sentisse imbarazzata e sentite come è andata:
Signora , è inutile che mi guardi, le ho già detto che quello che cerca non c’è”. Ed io di risposta:
– Va bene, allora mi dia quello che c’è”.
Lei seccata e sgarbata mi ha preso quello che avevo visto a distanza e me lo ha sbattuto davanti.
Non potete immaginare la mia goduria quando,sempre gentilmente senza fare una piega le ho detto:
– Vede signorina, questo è proprio quello che cercavo, perchè mi ha detto che non c’era?
Lei, imbarazzata, dapprima ha tentato di dirmi che non l’aveva visto, poi che aveva capito male e poi si è fatta piccola come una formica.
Poi ho aggiunto:
“Sa, signorina, io porto gli occhiali e mi sono costati anche tanto, ma devo dire che me li hanno fatti veramente precisi al punto che ci vedo benissimo! Però, la prossima volta, sia più gentile perchè , rispondere con un sorriso non costa veramente nulla e fa bene anche alla salute!”

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11 Responses

  1. Oh mamma come ti capisco, quando vivevo a Napoli devo ammettere che me ne sono capitata di tutti i colori con le commesse, capisco la stanchezza, capisco che certi clienti siano ossessivi, ma come dici tu…un sorriso non costa niente!

  2. E’ capitato anche a me!…proprio due settimane fa! Volevano appiopparmi una cosa a me non gradita! Uffaaaaa!
    Le preghiere! Ti ringrazio, una tua preghiera sarà certamente bene accetta a lui!
    Io non sono molto brava a pregare…però forse il solo pensarlo gioioso mentre canta e suona è già questa una preghiera!
    Grazie di cuore!
    Buon WE

  3. Beh, io arrivo al punto di non entrare più nei negozi in cui le commesse (o peggio, i propietari) o sono maleducati, oppure fanno delle battute pesanti (quelle che proprio non sopporto)! per fortuna non sono molti… Riguardo al concerto: era una formazione di otto violoncellisti torinesi, molto bravi, alcuni dell’orchestra del teatro Regio. hanno eseguito L’Aria sulla IV corda di Bach, il concerto in sol minore RV 531 di Vivaldi, due pezzi di Piazzolla, Violoncelles vibrez di Sollima e degli arrangiamenti scritti appositamente per loro di pezzi da film (la colonna sonora del Postino – stupenda – e i Magnifici Sette). Dal classico al contemporaneo, un programma molto vario ma interessante!

  4. Hai fatto proprio bene e ti sei comportata da gran signora! Brava. Vedo intanto che andando a trovare amici e amiche si impara sempre qualcosa.
    Non sapevo chi ci fossero questi apparecchi.
    Grazie e un caro saluto

  5. Scusa se non sono in tema con il tuo articolo ma quei versi che hai letto sul mio blog non sono miei ma li ho trovati su un sito di poesie e filastrocche ma non c’era l’autore.
    Comunque sono sentiti e….
    AUGURI A TUTTE LE MAMME DEL MONDO!!!!!!!!!!!!

  6. Si potrebbe dire che: la simpatia dovrebbe essere l’anima del commercio!!
    Da una commessa simpatica ed accogliente io sarei capace di comprare di tutto anche se non mi occorre, da una commessa antipatica non comprerei manco la cosa più necessaria!!
    Carissima che ci vuoi fare, così va il mondo così vanno le cose: ci sono lavori adatti alle persone, ci sono lavori fatti con passione mettendoci del proprio e ci sono poi lavori mal sopportati e mal vissuti che si esplicitano con gli esempi che hai fatto tu.
    Il contatto con il pubblico non è semplice anzi, delle volte è proprio difficile, riuscire per otto ore ad avere la stessa disponibilità con tutti è impegnativo e non tutti sono disponibili a farlo. Farebbe parte della così detta professionalità ma qui il discorso sarebbe lunghissimo perché bisognerebbe andare a scavare più a fondo per tentare di capire da dove nascono certi atteggiamenti.
    un carissimo saluto.
    berardo
    PS
    A quando il blog della tua mamma?

  7. Mi verrebbe da dire: se non sono stronze non le assumono!
    Lavorare a contatto con il pubblico non è semplice, non tutti sono uguali e i clienti cafoni esistono, però trattare male chi si rivolge con educazione è una grossa mancanza di rispetto.
    Ma i proprietari dei negozi, queste ragazze non le controllano mai sul lavoro?
    Con tutti i disoccupati educati che ci sono in giro, avrebbero solo da guadagnare,
    cambiando il personale!
    Ehm come sono drastica :-/
    Buona domenica Ale
    Buona domenica anche a te Beruzzo….
    Insomma BUONA DOMENICA a tutti

  8. Ce n’è in giro un sacco di commesse così, cafone dalla punta dei piedi ai capelli! dovrebbero selezionarle prima!

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