Da un po’ di tempo, nella parrocchia di San Pio X a Cagliari, non si può più ammirare il dipinto del Cristo dell’artista sardo Foiso Fois.
Un dipinto che fa da sfondo all’altare di questa chiesa.
I fedeli si sono ribellati. Dopo più di 25 anni si sono accorti che questo Cristo li disturbava.
E il parroco? Ha deciso di coprirlo.
E’ veramente assurdo! L’artista lo ha donato alla chiesa e secondo me tutto questo ambaradan è una grave mancanza nei suoi confronti.
La figlia dell’artista è pronta a revocare la donazione e a darlo eventualmente a qualche museo.
L’opera indubbiamente, può suscitare qualche critica.
Ma quante opere ci sono nelle chiese che non ci piacciono!
Ricordo che la prima volta che lo vidi mi impressionò quel volto con l’espressione forte del dolore fisico ma soprattutto morale . Uno sfondo rosso fuoco e Lui, al centro, con un fisico da Superman, le braccia aperte ma senza croce. Fa riflettere, tanto.
Il titolo dell’opera è l’Uomo.
Questo, secondo me perchè l’artista non era credente ed ha voluto, probabilmente, raffigurare tutta la parte umana del Cristo, anche a costo di uscire dagli schemi.

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8 Responses

  1. Conosco la chiesa di S. Pio X, avendo studiato a Cagliari, anche se non avevo mai notato il quadro.
    Se ciò può consolarti, e consolare l’autore, anche Michelangelo subì censure, e così Galileo e Copernico … ma possiamo aggiungere personaggi più recenti, nei più svariati campi, soggetti a censura, limitazione della libertà d’azione, “ghettizzazione” … noncuranza … e penso a Rita Levi Montalcini, Enrico Fermi, Gramsci, Lussu … e così via.
    Ciao,
    Ubaldo

  2. Ciao otto. Da quanto tempo! Ma anche tu sei di Cagliari? Pure io!!!! Complimenti per il post sono d’ accordo con te al 100%! CIAOOOOOOOOO.

  3. Ciao Cara….tutto bene?
    Si..hai ragione…
    Non si può “incolpare”..un’artista che dipinge quello che “vede”…come (il poeta) scrive quello che “sente”…
    Se il pittore ha “visto” il Cristo come uomo…aveva ragione…
    Prima di essere “il Salvatore” Cristo era un’uomo…
    La figlia dell’artista..farà solo bene a donare l’opera a chi avrà meno “bigotteria”…e più intelligenza….
    Notte……
    Luly

  4. Buongiorno!
    Ricambio la visita e soprattutto confermo la protesta contro i bigotti!
    Spesso, la storia ne è testmone, il non credente ha manifestato e rivelato la nostra incredulità e non la sua.
    L’umanità di nostro SIgnore è stata completamente assunta e fusa, sebbene non confusa, con la sua divinità.
    E penso che in questa immagine ciò è ben chiaro.
    Cristo Gesù ha sì sofferto sulla croce, ma non per volontà sua, quanto per aver fatto sua la Volontà del PAdre.
    Mi inginocchio davanti a sì grande opera.
    Dio possa benedire le mani dell’autore.
    NOn è bene donarlo ad un museo.
    Non è solo un quadro.
    Porta l’immagine di Dio.
    In un determinato momento di prova e di richiesta.
    Un’icona moderna che manifesta all’osservatore il suyo essere interiore.
    la pace.

  5. Ciao! Beh… ecco… mi vergogno un pochino ma…io questa pizzeria… NON LA CONOSCO!! Ma in che zona è? Comunque visto che parlavi della chiesa di San Pio X forse conoscerai la pizzeria di “Amadeus”, che è in quella zona… io la prendo quasi sempre lì, ( se non vado a cena fuori)e ti dirò che non è male. Ciao e fammi sapere di questa pizzeria :-p

  6. aaaaaaah!! Intendevi QUELLA pizzeria!!! Allora la conosco, scusa ma io non sono molto brava con la memoria! Grazie per aver visitato il blog. BACI

  7. Effettivamente è un po’ inquietante, ma non capisco perchè questo chiasso 25 anni dopo e non, caso mai, subito!

  8. sicuramente è un quadro da museo. Non è solo alla gente che non piace e non è una semplice condanna di una specifica opera, bensì c’è la messa al bando dalle chiese di un intero stile o di una scuola artistica non consona:
    DECRETUM DAMNANTUR SACRAE IMAGINES
    CUIUSDAM NOVAE SCHOLAE PICTORICAE
    Emi ac Rmi Domini Cardinales in rebus fidei et morum Inquisitores Generales, in ordinario consessu habito feria iv, die 23 februarii 1921, publice declarandum censuerunt: Imagines sacras cuiusdam novae scholae pictoricae, quarum specimen exhibetur in opusculo cui titulus: La Passion de Notre-Seigneur Jésus-Christ par Cyril Verschaeve (ornée de compositions d’Albert Servaes. Bruxelles et Paris. Librairie Natio- nale d’art et d’histoire G. van Oest et Ci e Editeurs, 1920), ad praescriptum canonis 1399, n. 12, prohiberi ipso iure, ideoque statim removendas esse ab Ecclesiis, Oratoriis, etc., in quibus forte expositae inveniantur. Et insequenti feria v, die 24 eiusdem mensis et anni, Sanctissimus D. N. Benedictus divina Providentia Papa XV, in solita audientia R. P. D. Assessori S. Officii impertita, relatam sibi Emorum Patrum resolutionem approbavit, mandans ad quos spectat ut eam servent et servare faciant. Datum Romae, ex aedibus S. Officii, die 30 martii 1921. A. Castellano, Supremae S. C. S. Off. Notarius.

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