Come non si può commentare la serata di San Valentino?
Come l’avete trascorsa?
Beh! Io vi racconto la mia.
Il mio maritino mi ha invitata a cena in uno dei migliori ristoranti della città. Che gusto!
All’arrivo, una cameriera vestita da Hostess dell’Alitalia ci è venuta incontro salutandoci e prendendoci i cappotti. Poi, ci ha invitato a prendere un numero perchè a fine serata ci sarebbe stata l’estrazione di un premio.
Ci siamo accomodati in questa meravigliosa sala con tavolini e sedie addobbate in stile ‘800. Anche troppo. Questa tovaglia sembrava una gonna da sposa prestata e quindi più grande di due misure.
Si arrotolava tra i nostri piedi disturbandoci per tutta la cena. Ma si!
Da attenta osservatrice, mi sono cimentata a passare al settaccio tutto ciò che mi circondava.
Il pianista-saxofonista era bravo, peccato che il repertorio era un pochino passato e devo dire anche lui (siamo intorno ai 70 anni suonati)
Infatti non avevo mai visto un musicista da piano bar così anziano.
Le canzoni partivono dagli anni del dopoguerra a poco dopo.
Autori del tipo Luciano Taioli, Umberto Bindi e il più moderno Fred Bongusto.
I proprietari probabilmente sapevano che la chientela superava abbondantemente gli anta, noi no.
La cena è stata ottima e abbondante al punto giusto. Si spaziava dai cuoricini ripieni di pesce alle bavaresi di melanzane, riso allo champagne, tomini di cinchiale, gallina faraona in salsa agrodolce e dolci originalissimi a base di creme, e meraviglie ai frutti di bosco ecc. ecc.
I nostri vicini di tavolo probabilmente si aspettavano una festa in maschera visto l’abbigliamento. Lei in tuta leopardata, capelli color platino, cinturone a vita bassissima; lui mezzo tigth, e scarpe di vernice. Non hanno aperto bocca tutta la sera. Come festa degli innamorati non c’è male. Di fronte a noi abbiamo riconosciuto diverse persone che in queste occasioni desiderano sfoggiare, come l’impresario edile con moglie, i suoi soci, il geometra, l’ingegnere e rispettive mogli in abito da sera.
Mi è sembrato esagerato ma in compenso si son fatti notare per le urla da aquile selvagge che si lanciavano tra di loro per parlarsi.
Infine, non poteva mancare la tavolata di elementi stile Grande Fratello. Tre coppie di cui due arrivate con un’ora di ritardo, riuscendo così a rovinare la cena alla coppia puntuale. Difatti, dal nervoso si sono divorati due cestini di pane per ingannare l’atteso.
Al loro arrivo, sono stati appellati a voce alta con tutti gli epiteti possibili e naturalmente sena mettersi la sordina in bocca.
Comunque è stata una bella serata che grazie a queste note di folclore, non credo dimenticherò presto.
P.S. Sapete cosa era il premio stratto?
Un CD del pianista!!!!

Categories:

17 Responses

  1. Bella serata, bel ristorante. I vicini di tavolo un po così così, ma il premio finale… Meglio lasciar perdere! Ne poteva anche fare a meno. In un ristorante simile ci siamo andati per il mio compleanno (Primo febbraio) ieri sera pizza e birra.
    Un saluto Menco

  2. Veramente il commento non riguarda S.Valentino ma serve solo per comunicarti che il nostro è il coro “Sos de Santu Matteu” di Bono (SS). Comunque … com’era il CD del pianista? Ciao, Ubaldo

  3. Bella serata… anche la mia, influenza a parte, non è stata male. Non ho potuto uscire, ma anche una mini-cenetta a lume di candela è andata benissimo! 🙂 E anche le rose rosse… 🙂

  4. conosco quel genere di avventori: certe signore poi, piu’ invecchiano piu’ ricorrono all’abbigliamento leopardato magari confezionato da un dermatologo che deve controllare i nei…meno male le vivande erano all’altezza: quanto al pianista: ha ragione Giomba: vecchio scarpone, anzi, vecchia ciabatta, sarebe stata piu’ in tono…quanto al cd del maestro…è un classico anche di certe tanguerie…ma almeno sono bei pezzi!quello che conta pero’ è il tet a tet con l’amato bene: e mi sorprendo che il circondario ti distraesse da lui…ma forse in certi scenari è impossibile concentrarsi!la tovaglia bamboleggiante stva tra il ridicolo e il pacchiano…forse imprestata da qualche scenografia dismessa oppure era la sottogonna della padrona….ma insomma: se non ci portano siamo scontente e se ci portano siamo esigenti: ma sti poveracci come devono fare? scherzo, ovviamente, e ti invidio: mai nessuno mi ha portata da nessuna parte e se è accaduto ho preso l’iniziativa e ho offerto io, per disperazione. :San Paganino….

  5. se sopravviverete alle precedenti ricette, sperimentate questa: budino di castagne. Allora, per te ,Asietta e x chi vuole:400gr di farina di castagne e 1lit di acqua. uvetta e pinoli qb.Sciogliere la farina in acqua fino a diluire i grumi. poi mettere a pioggia uvetta e pinoli e indi versare in stampo in silicone (5 euro dai cinesi)e cuocere a 150 o anche meno per 50 minuti(controllare con stecchino la cottura). gustare caldo o freddo: dopo una notte in frigo acquista maggior compattezza. Accompagnare con grappa Torba Rossa dal gusto di fiori di bosco:abbundare se si vogliono commensali fuori dalle scatole e deficere se li si vogliono rampanti.Buon appetito e…buona …serata…slurp!(guepiere leopardata facoltativa…)

  6. beati voi che siete andati in giro a festeggiare la festa degli innamorati!!!
    io sono single ed ho pure lavorato quella sera, faccio er tassinaro a Roma.
    Sapessi quante persone che ho portato la sera del 14, coppie, donne che raggiungevano i mariti,fidanzati,uomini che all’ultimo momento raggiungevano le donne, ma tutti mi facevano la stessa domanda: devo fare un regalo, si un fottuto regalo dell’ultimo momento, ma ti rendi conto? e poi….dove la porto?….sprovveduti, solo e solamente gente sprovveduta….mah!!!
    ciao

  7. Ciao bella, come stai? grazie per i consigli sull’echinacea… la sto prendendo ogni mattina e mi sento decisamente meglio. Il farmacista mi ha detto che il mio sistema immunitario va stimolato un po’… è pigro, non ha voglia di far niente, si vede! 🙂 Che tu sappia, esiste anche l’echinacea per fare le tisane?

  8. cara otto:ieri mattina ho sentito da Magalli un prete esorcista…raccontare delle bischerate che sarebbero state comiche se nn fossero una tragica realta’…ordunque sosteneva che dalla bocca ,un posseduto gli avesse sputato in mano dei chiodi e una lametta. In quanto non credente e fieramnete anticlericale, anzi, soprattutto questo che quello, rispetto sommamente la spiritualita’ di chi ha fede non avendo proprio nulla da eccepire: ma: laddove si cogliona la gente con simili fegnacce, mi viene voglia di tirare una scarpa alla tv. Se fossi stata io l’intervistatore avrei chiesto al mio intelocutore: e di che marca? Gillette o Wilkinson?possibile che la tv debba dare spazio a simili personaggi?peccato che, evidentemente, l’indemoniato non avesse peli sulla lingua…altrimenti con la lametta se li sarebbe rasati!….ah ah aha ah!

  9. spero hai risolto la questione dei virus col mio blog! ma spero ancor di piu’ non hai dovuto fare una lavanda gastrica a cusa delle mie ricette!ciaooooooooooooooooooooo stai bene!!!!!!!!!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Romanzo giallo di
Ignazio Salvatore Basile
clicca sulla foto
Iscriviti con la tua email per essere sempre aggiornato

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Theitalianfoodaholic
Italian Food and Travel
Curiosità al Teatro Lirico

Archivi
Le mie videointerviste

</

Personaggi e interviste (1)

Francesco Demuro tenore

Visitatori

14783680

Le mie interviste per la Banca della memoria

Banca della memoria
Seguimi su Twitter
Racconti tra sogno e realtà

I corridoi del teatro

Era la prima volta (1 parte)

Era la prima volta (2 parte)

Assurdità in teatro

Un matrimonio molto singolare

Napoli: scippo con sorpresa finale

La bottega del quartiere

A.A.A. ragazzo timido cerca fidanzata

Details