E anche questo anno siamo giunti all’appuntamento col Carnevale.
Non posso non tornare indietro nel tempo e ricordarmi del mio carnevale da bambina.
E’ inevitabile il confronto quando sono costretta a raggirarmi nei reparti dei grandi magazzini alla ricerca di un costume originale per la mia bambina.
Vedo queste maschere che maschere non sono, ma cloni di personaggi più o meno noti della televisione.
Tutti i bambini adorano rappresentare i loro idoli e sentirsi almeno per una sera Pokemon, Picaciu, l’Herry Potter ecc.
Quando ero bambina io, il massimo del desiderio per le bambine era poter essere Cenerentola al ballo per una sera.
Ma aimè, il costume era veramente costoso e difficile da realizzare e quindi si ripiegava sempre in Cappuccetto rosso. Io dopo qualche anno di Cappuccetti mi sono stufata e mi sono imposta con prepotenza a mia madre dicendo che avevo voglia di cambiare.
Certo, mia madre aveva considerato anche il fatto che crescendo questo vestitino da Cappuccetto, nonostante venisse allungato, ormai aveva fatto il suo tempo.
Ebbene, morale della favola ? Eccomi con un costume nuovo (si fa per dire) da Indiano Pellerossa. Naturalmente passato da mio fratello maggiore che aveva invece ottenuto quello da Cow- Boy.
Con questo costume ho passato ben 4 anni anni di scuola elementare, ma di Cenerentola neanche l’ombra.
Ogni tanto mi sognavo con quel bel vestito luciccante, quella corona di pietre preziose e,soprattutto, potersi truccare come i grandi. Occhi impiastrati d’azzurro e gote rosse come mele.
Va beh, passato anche questo vestito da Indiano, ormai prossima alle medie, il costume nuovo (e questa volta comprato con grandi sacrifici dai miei) era quello da cinesina.
Un vestitino da vera cinese (oggi , con tutti i cinesi mi viene da sorridere a pensarne una maschera)e con questo ho concluso i miei travestimenti.
In compenso mi sono rifatta col mio lavoro in teatro. Indosso talmente tanti costumi di scena che sinceramente non ho più tanto il desiderio di vestirmi per Carnevale.