Maria era grassa e brutta, ma poi….


Era grassa all’inverosimile, miope, faccione e pelle grassa. Crocchia alla nonna Papera e chi più ne ha più ne metta.
Aveva una bella voce . Quello si.
Aveva iniziato a studiare canto a soli quattordici anni e a sedici debutta con successo.
Nata in Grecia , precisamente ad Atene, si trasferisce con la famiglia a New York.
Non voglio fare qui una biografia della grande cantante Maria Kalogeropulos nota come Maria Callas.
Voglio mettere in evidenza come è diventata un personaggio, una vera Diva che per anni ha riempito i giornali scandalistici
.
La prima scrittura in Italia fu nell’Aida di Giuseppe Verdi all’Arena di Verona.
La critica fu drastica con lei non per la voce ma per il suo aspetto fisico.
“…Le gambe della cantante non si distinguevano da quelle degli elefanti..”
Maria era una persona dal carattere forte e una simile critica non ha fatto altro che risvegliare in lei quell’orgoglio sopito per vari motivi.
Intanto conosce un uomo ricco della Milano bene, molto più vecchio di lei ma innamoratissimo. Lo sposò. Probabilmente questo benessere sarà la spinta verso la cura del suo aspetto.
Dimagrisce in maniera impressionante (30 chili) (si diceva che avesse ingerito uova di tenia), si mette nelle mani dei migliori stilisti e truccatori. Diventa bella e affascinante.
Le scritture piovono dai migliori teatri del mondo.
Ma il successo a volte dà alla testa.
Ora è la grande mitica Maria Callas.
La Maria bella ricca e famosa che incontrerà l’uomo più ricco del mondo,
durante una crociera in cui lei e il marito Meneghini erano stati invitati.
Al rientro in porto Meneghini capisce che il suo matrimonio è finito.
Ha captato gli sguardi,la passione, le fughe di Maria con Onassis.
Quel sangue greco che li univa, non apparteneva a lui e decise di lasciarla libera. La seguirà con devozione fino alla morte.
Ma per Maria la morta arriva troppo presto a soli 54 anni.
Il suo declino comincerà quando saprà dai giornali che il suo Ari sposerà la vedova del presidente degli Stati Uniti, Kennedy, e da lei non tornerà più.
Fu trovata nel suo letto della casa parigina, dalla fida domestica, priva di sensi.
Non si saprà mai se è il suo cuore ha smesso di battere per il dolore dell’abbandono o per un eccesso di barbiturici.
Troppe cose ormai l’avevano distrutta. La voce era in declino e i teatri cominciavano a non inserirla più in cartellone e contemporaneamente il suo amore, quello vero e unico la tradisce platealmente probabilmente anche per questioni finanziarie.
Il povero Meneghini continuerà a portarle i fiori sulla tomba e proteggerà la sua immagine dalle speculazioni.

4 commenti

  1. provare per credere!una donna lotta contro tutto, supera barriere insormontabili. ha successo,tocca la felicita’…ma poi. tutto quello che ha dovuto affrontare in passato e che le sembra superato…non è invece affatto passato lasciandola indenne. e alla fine, salta fuori in tutta la sua potenza devastante: farsi forza per anni logora, senza che i risultati ottenuti possano attenuare i segni lasciati dalla lotta: e dunque ,all’ennesima prova, il cuore cede.Insomma ,salta un ostacolo oggi e uno domani, anche se va sempre tutto bene: d’improvviso il cavallo che è in noi s’impunta ,davanti al mattatoio: annusa l’odore del sangue, e muore. la paura puo’ uccidere. la paura del malessere è peggiore della morte stessa. la qualita’ di vita è essenziale e per lottare per il futuro si finisce per non vivere il presente: e un pezzo di noi se ne va ogni volta ad ogni guerra che combattiamo anche quando ne usciamo vittoriosi. E allo esaurirsi delle munizioni, l’arma per difendersi,…spara a vuoto!.Non sempre una vita di battaglie porta ad una conclusione positiva…tutto va bene se ad un certo punto si puo’ smettere di vivere in trincea e si tirano i remi in barca.Ma quando questo non è possibile, il coraggio nn è eterno e la rinascita feniciana non è infinita e sempre non vuol dire per sempre.Forti o deboli: tutti mollano ad un certo punto: e se non mollano, interviene la morte, cmq!scendendo al terra terra:dimagrita e raffinata,pure pure ,ma truccata malissimo e pettinata peggio.da nonna papera era passata a Grimilde!quanto al povero Meneghini: non è mica tanto bello quel che gli ha fatto, dopotutto…un po’ usa e getta ,anche lei no?invece mi pare una figura bellissima e corretta, quella di lui:reputo la sua , la vera passione:quella incondizionata e tenace capace di comprensione sovrumana e umanita’squisita.Non quella solamente della pelle e del sangue. La passione si dimostra, come ha fatto lui,e non si baratta per interessi. ciaooooooooooooooooo

  2. mi affaccio nel tuo blog e trovo un singolare mix:argomenti di panta bassi su pance flaccide e affianchi esortazioni alla preghiera incessante e al Vangelo!fossi la Monaca di Monza sotto mentite spoglie?ciaoooooooooooooooooooooooooo cla

  3. scorro il tuo blog e trovo un singolare mix di temi che si avvicendano con disinvoltura!si argomenta di panta a vita bassa su pance flaccide e subito dopo di verginita’ della Madonna e della preghiera incessante!sacro e profano!diavolo e acquasanta!

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